giovedì 2 febbraio 2012

Il segugio della morte

Voto: 5





Il segugio della morte - Agatha Christie


Agatha Christie è la mia musa, il mio punto di riferimento e per me bocciare una sua opera è davvero un colpo al cuore e all'orgoglio. Grazie a dio mi è capitato solo due volte di non essere in grado di darle la sufficienza e questo è appunto il primo caso.
Si tratta di una raccolta di racconti che giocano con il sovrannaturale, un po' come era successo con "Il parassita e altri racconti" di Doyle. Se però il baronetto si era destreggiato in maniera sublime con le scienze arcane, lo stesso non si può dire della Christie e possiamo ritenerci felici e contenti del fatto che la nostra Dame si sia dedicata quasi esclusivamente alla mystery novel.
Vediamo un po' i racconti presenti nel volume:


  • "Il segugio della morte": una monaca con le visioni; non mi è piaciuto per niente; noioso e sconclusionato.
  • "Il segnale rosso": una sorta di misunderstanding così classico da risultare noiosissimo.
  • "Il quarto uomo": in uno scompartimento del treno, un uomo racconta una strana storia; il quarto uomo presente fornirà loro dettagli e risoluzione; sarebbe anche carino se non fosse per l'elemento sovrannaturale.
  • "La zingara": boring.
  • "La lanterna": una casa infestata, nuovi proprietari, loro figlio che riesce a entrare in contatto con il fantasma, etc. Un racconto davvero angosciante ma in senso esclusivamente negativo.
  • "La radio": carino (non c'è l'elemento sovrannaturale).
  • "Testimone d'accusa": bellissimo (non c'è l'elemento sovrannaturale).
  • "Il mistero del vaso azzurro": molto carino (non c'è l'elemento sovrannaturale).
  • "Il richiamo delle ali": un mix tra la classica novella buonista natalizia un sermone biblico e un film americano a bassissimo budget.
  • "L'ultima seduta": l'atmosfera è passabile ma il finale è ridicolo.
  • "SOS": bellissimo (non c'è l'elemento sovrannaturale).
Non ho bocciato tutti i racconti (alcuni dei quali trovo davvero notevoli) ma ho bocciato l'intero libro: perché? Perché i racconti belli - non è un caso che nessuno di essi abbia un elemento sovrannaturale - sono stati pubblicati in altre raccolte. Agatha è la regina del giallo e nessuno come lei è stato in grado di farmi amare una forma letteraria a me non molto amica come il racconto; qui si è voluta cimentare in un genere che magari la affascinava ma non le apparteneva. L'elemento sovrannaturale sembra troppo forzato il che da un lato rovina l'armosfera, dall'altro porta a risoluzioni finali prive di pregio e talvolta di senso. Consiglio questo libro solo ai veri appassionati della Christie per completezza d'opera; tutti gli altri possono godere della sua maestria grazie alle altre numerose raccolte edite in Italia presenti in libreria o su eBay.


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