giovedì 19 gennaio 2012

Perché Agatha?


All'inizio pensavo che la mia preferenza assoluta nei confronti della Christie fosse riconducibile al cliché "il primo amore non si scorda mai" ma poi ho capito che non è così. Agatha non è mai stata la miglior scrittrice in circolazione e tanti altri autori sono stati in grado di simulare omicidi altrettanto fantasiosi. Ma Simenon ha preferito lo stile alla trama, Ellery Queen ha prodotto tanto e non sempre bene (e questo ha abbassato la media), gli americani hanno "sporcato il giallo con il nero" e Conan Doyle è stato totalmente divorato da Sherlock Holmes. Non me ne vogliano i fan di Doyle, ma è così: la scrittrice britannica più tradotta in assoluto è la Christie; Holmes deve molta della sua fama alle rappresentazioni teatrali ed è entrato nell'immaginario collettivo sotto queste vesti...non per niente sulla carta non è mai stato ritratto con il berretto da caccia e quell'"elementare, Watson" non è mai uscito dalla sua bocca. Della Christie amo le atmosfere che tendono a rimanere le stesse nonostante il passare degli anni: quando leggo "Nemesi" stento a credere che quel romanzo sia stato scritto negli anni 70...ritrovo la stessa Inghilterra di "Poirot a Styles Court", classe 1920. Qualcuno storcerà il naso e attribuirà il motivo al bigottismo della Dame ma a me non importa: la gioia che provo nell'aprire un libro e perdermi in epoche anche solo apparentemente lontane è impagabile.
Ma c'è di più.
Io credo fermamente che Agatha Christie sia stata l'unica scrittrice a studiare la natura umana così a fondo e così bene. Quando leggo un suo romanzo arrivo sempre a capire il punto di vista dell'assassino anche quando si tratta di un personaggio lontanissimo dal mio mondo e dal mio modo di pensare. Miss Marple e Poirot mi hanno insegnato a capire le persone, a mettermi nei loro panni. In particolare la vecchina più impicciona di St. Mary Mead con il suo vizio di associare ogni nuova persona che le viene presentata a qualcuno già conosciuto il precedenza, ha gettato le fondamenta del mio credo: "human nature is the same everywhere".

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