martedì 17 gennaio 2012

Per iniziare...

Non ricordo nemmeno la prima volta che mi sono avvicinata al giallo ma non è difficile immaginare mia madre che mi tiene sulle gambe mentre guarda il Tenente Colombo. Sì, credo sia andata così. Ricordo che già da piccola mi faceva arrabbiare terribilmente il fatto di conoscere l'assassino dopo i primi minuti. Passare ai libri è stato facile per una lettrice incallita come me: a otto anni avevo letto il libro Cuore, Piccole donne, Piccole donne crescono, Il piccolo Lord...insomma, tutta la sfilza di romanzi su bambini sfigati. Ma non mi bastava... Compravo tutte le settimane Topolino (a dir la verità lo compro ancora adesso a 34 anni suonati) e adoravo le storie in cui il topo vestiva un buffo cappello da cacciatore e suonava il violino...eheh...Qualcuno mi spiegò che era una citazione a Sherlock Holmes e di lì a poco mi ritrovai con un libro di racconti di Conan Doyle tra le mani. Mettiamo subito le cose in chiaro: per quanto affascinata da quel libro e da quel meraviglioso detective, anche lì trovavo ingiusto il fatto di non poter giocare alla pari con lo scrittore. La risoluzione dei casi era geniale ma, una volta terminata la lettura, guardandomi indietro mi rendevo perfettamente conto che non avrei mai potuto indovinare. Nemmeno Doyle giocava alla pari! In quel momento è arrivata la Dame. Telefilm, fumetti e Holmes hanno gettato le fondamenta, ma la mia piccola (a volte morbosa) passione per i gialli è stata costruita sull'opera di Agatha Christie. Che descrizioni! Che personaggi! Finire di leggere un libro giallo e sentirsi idioti per non esserci arrivati prima nonostante gli indizi presenti è per me un'emozione impagabile.
Ho sempre coltivato questa mia "mania" da sola, la mystery novel in Italia è sempre stata abbastanza bistrattata e il fatto che uno dei romanzi più importanti attualmente non sia edito da nessuno ("Le tre bare" di Dickson Carr) è indicativo. Dico spesso "Amo leggere E amo i gialli", come se fossero due cose distinte. Per me è realmente così. Nella mia vita esistono Murakami, Eco, Nothombe, Martin, Vitali e, a parte, i gialli con la Christie, Carr, Doyle, etc. etc. La letteratura mi emoziona, mi fa riflettere, mi accompagna in ogni giorno della mia vita, i gialli invece hanno un posticino tutto particolare: è il posto dove mi rifugio quando sono giù, quando sono arrabbiata, quando soffro di insonnia. Se la letteratura ha sfamato il mio spirito, i gialli hanno sviluppato il mio intelletto. Dicono che sono una persona empatica, osservatrice, intuitiva...se sapessero che il merito di ciò è solo di Miss Marple! Questo blog parte da qui, dal mio amore per il giallo, dai the delle cinque, dai cioccolatini con uno strano retrogusto di mandorla, dai paesaggi di campagna, dalle cameriere chiacchierone, da detectives meravigliosamente insopportabili, dai fogli ingialliti dei Mondadori comprati su eBay. Sono qui per recensire i libri che ho amato, quelli che ho odiato e scoprire ciò che non ho ancora letto. La porta è aperta e se vorrete venire a trovarmi ci sarà sempre una tazza di earl grey pronta per voi. Sempre che vi fidiate, ovviamente ;)

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